Come si gestisce il Gioco Interiore? Comprendere come gestire il Gioco Interiore significa, prima di tutto, sapere di cosa di tratta e come funziona, in modo da trasformarlo da ostacolo in alleato.
Conoscere e gestire il Gioco Interiore
Il Gioco Interiore è una sorta di partita che si gioca in ciascuno di noi, in modo più o meno consapevole, in tanti diversi momenti della nostra vita e con esiti differenti.
Conoscere cos’è il Gioco Interiore, in che modo funziona, è il passo fondamentale per imparare come si gestisce il Gioco Interiore.
Di fatto, è la consapevolezza delle cose che accadono e di come accadono che ci permette di agire su esse e ottenere i risultati sperati.
Nello specifico, sapere che nella nostra testa ci sono un Sé1 e un Sé2 che esprimono, ciascuno a modo proprio, quanto pensano – il primo, nello specifico, quanto pensa e ritiene, il secondo, quanto pensa e sa – significa capire quanto l’azione dell’uno e dell’altro influisce sulla nostra performance e, di conseguenza, sul risultato finale.
Gestire il Gioco Interiore, dunque, significa innanzitutto saper ascoltarsi e, per quanto possa sembrare un paradosso, saper ignorare e, quindi, tacitare, il Sé parlante e giudicante, vale a dire il Sé1.
Una volta che abbiamo riconosciuto il Gioco Interiore e compreso in cosa consiste, possiamo focalizzare la nostra attenzione su quanto accade all’esterno, sul qui e ora del fare, e lasciare che il Sé2, il sé agente, possa mettere in campo tutto quello che ha imparato, senza essere ostacolato dalle paure e dalle previsioni suggerite dal Sé1.
Per arrivare a questo risultato, dobbiamo conoscere gli altri strumenti dell’Inner Game e scoprire come partecipano alla gestione del Gioco Interiore.
Come si gestisce il Gioco Interiore: Strumenti utili
Per capire come si gestisce il Gioco Interiore, una volta compreso di cosa si tratta e come funziona, un altro step importante è conoscere quelli che sono gli strumenti grazie ai quali possiamo gestire il nostro Inner Game.
Seguendo la lezione del padre del Gioco Interiore, Timothy Gallwey, tre sono gli elementi fondamentali di cui tenere conto e su cui lavorare:
- Consapevolezza e Giudizio
- Focalizzazione e Gestione dello stress
- Divertimento.
Iniziamo parlando di quanto Consapevolezza e Giudizio abbiano a che fare con il Gioco Interiore e, dunque, con la gestione dello stesso.
Quanto più una persona è consapevole di se stessa, tanto più il giudizio che ha di sé è realistico e, pertanto, non figura più come un ostacolo.
Essere sinceramente consapevoli di se stessi significa essere pienamente coscienti delle proprie risorse e delle proprie possibilità: questo riconoscimento che dobbiamo a noi stessi ci permette di accrescere la nostra Autostima, principale avversario di pensieri ostacolanti, giudizi e pregiudizi che rivolgiamo a noi stessi per difenderci, per non metterci pienamente in gioco, per paura di fallire.
Passando alla Focalizzazione, vale a dire la concentrazione sul qui e ora, è facile comprendere quanto questa abilità ci permetta di placare lo stress negativo, ottimizzando, semmai, quella forma di stress positivo che ci permette di raggiungere lo Stato di Flow.
Quando siamo sul momento presente, i nostri pensieri convergono sull’azione, distraendosi dal ricordo di esperienze pregresse e da scenari futuri.
Uno dei modi principali per incrementare la concentrazione è porre attenzione sulla respirazione, tenendo fisso il focus su noi stessi e su un ritmo costante che ci accompagna durante la performance.
Va da sé che la gestione dello stress risulta fondamentale, considerando soprattutto che lo stress negativo spesso antecede l’azione, la prestazione, pertanto è come un allarme che suona senza un reale pericolo.
Concludo questa analisi degli elementi fondamentali per imparare come si gestisce il Gioco Interiore facendo riferimento a quello che Gallwey chiama Enjoyment, traducibile in italiano come Piacere, Divertimento.
L’enjoyment è una specie di condicio sine qua non che bisogna tenere sempre a mente, anche adesso che stiamo affrontando questo discorso, perché il piacere di fare è prima di tutto piacere di imparare.
Gestire l’Inner Game significa fare senza che il fare diventi mentalmente ed emotivamente faticoso, opprimente: ogni cosa che ci apprestiamo a realizzare, soprattutto quelle legate ad ambiti che abbiamo particolarmente a cuore, va fatta senza perdere di vista il piacere di fare, senza lasciare che il Sé1 renda l’esperienza spiacevole.
Preservare il divertimento nell’azione permette al Sé2 di esprimersi, di mettere in pratica ciò che sa fare e di assimilare con piacere quanto c’è da apprendere.
Perché è importante sapere come gestire il Gioco Interiore
Comprendere come si gestisce il Gioco Interiore, in breve, ci aiuta a stare meglio con noi stessi, soprattutto in quei momenti in cui la tensione, le paure, le emozioni sembrano sopraffarci.
Che si tratti di affrontare una situazione nuova, un cambiamento, di dover dare il meglio sul lavoro, nello sport o, semplicemente, di acquisire maggiori autostima e fiducia in noi stessi, saper gestire il Gioco Interiore ci mette nella condizione di imparare a conoscere le nostre risorse e le nostre abilità, di fare le cose senza lasciarci ostacolare dallo stress e senza autosabotarci, di mantenere alto il piacere di fare e di imparare a fare.
Sapere come si gestisce il Gioco Interiore ci permette, con il tempo, di acquisire sicurezza nel nostro potenziale e un modo più spontaneo e piacevole di fare le cose. Questo vuol dire maturare una maniera nuova di affrontare le situazioni, grazie alla quale ci sono soprattutto la voglia di mettersi in gioco e il desiderio di fare.